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Linee Guida di Lucca Comics & Games per un Premio dedicato al Fumetto

In virtù della grande varietà di formati, periodicità, modalità di pubblicazione e di tutte le altre variabili che caratterizzano il mercato del fumetto in Italia, l’individuazione delle opportune categorie per il conferimento di un premio che voglia avere una qualche ambizione di rappresentatività si presenta come un compito particolarmente complesso. A discapito di queste difficoltà, il criterio di base che sta alla base delle loro individuazione può essere definito con una certa chiarezza, per quanto in modo del tutto convenzionale. La scelta di Lucca Comics & Games è quella di dare centralità al concetto di storia, dove con questo termine si intende una struttura narrativa chiusa e unitaria, articolata in un inizio, uno svolgimento e una fine ben definibili. Il criterio non vuol essere omnicomprensivo, ed è in sé opinabile. Restano infatti escluse da questa impostazione i generi della vignetta singola, della striscia e della tavola autoconclusiva. Al di là della considerazione, esatta in linea di principio ma ininfluente al lato pratico, che anche queste modalità (ad eccezione forse della vignetta singola) sono configurabili come storie nel senso indicato, la loro esclusione si basa sulla constatazione che una valutazione di merito per questo tipo di prodotto si basa non tanto su una singola striscia o tavola, ma su una serie molto più ampia, e al limite sull’intera opera dell’autore considerato. La loro inclusione nella categoria “fumetto seriale” si presenta ugualmente problematica, in virtù della natura abbastanza diversa di questi generi rispetto a quello che si intende comunemente con tale denominazione. Un premio a queste tipologie di fumetto rimane comunque possibile, a patto di riconsiderare il suo oggetto, che passa dal fumetto in quanto tale al suo autore.
Un’ulteriore scelta di indirizzo è quella di focalizzarsi sul mercato italiano, e di ignorare ai fini del premio la diversa nazionalità delle opere in concorso. Verranno pertanto prese in considerazione solo quelle storie, indifferentemente italiane o straniere, che abbiano avuto uno sbocco editoriale nel nostro Paese. Queste limitazioni non si applicano ai riconoscimenti alla carriera e a quelli rivolti ad autori in attività, che possono essere premiati anche senza essere stati pubblicati in Italia.

In base a questa impostazione, la categoria principale diventa pertanto quella di “miglior storia a fumetti”. In virtù delle variabili cui si accennava, che renderebbero questa categoria troppo vasta e dai confini difficilmente definibili, si è reso opportuno articolarla in due ulteriori sottocategorie, distinguendo fra “storia breve” e “storia lunga”. Il criterio di questa distinzione non può che essere empirico, e più che in parametri oggettivi ma imprecisi quali numero di pagine, di volumi in cui la storia viene serializzata etc. (variabili che introdurrebbero ambiguità ben maggiori di quelle del metodo proposto), si è scelto di individuarlo nell’esperienza soggettiva del fruitore. Si definisce pertanto storia breve una storia che, indipendentemente da numero di pagine e modalità di serializzazione, possa essere fruita nella sua interezza in un’unica soluzione, in un tempo ragionevolmente breve, al pari di uno spettacolo cinematografico o teatrale. La scelta di privilegiare l’esperienza finale del lettore va nella direzione di giudicare la storia nella sua compiutezza, tralasciando non solo il criterio di serializzazione, ma anche quello di realizzazione della storia stessa, magari adeguato alle esigenze di una pubblicazione seriale.

Si definisce storia lunga quella storia che, per quanto dotata di struttura narrativa chiaramente unitaria, non possa essere ragionevolmente fruita in un’unica soluzione, indipendentemente da tutte le altre variabili del caso. Scopo dell’introduzione di questa categoria è quello di includere nelle dinamiche del premio quelle storie, a volte anche molto lunghe, che costituiscono la caratteristica principale del fumetto di scuola giapponese (ma non solo di quello), fenomeno ormai accettato nei suoi aspetti commerciali ma ancora difficile da inquadrare dal punto di vista culturale ed estetico. Ferma restando la possibilità da parte del proponente di indicare la categoria per la quale si desideri concorrere, il posizionamento di una storia nella categoria “storia breve” o in quella “storia lunga”, in virtù del carattere non definibile a priori di detta suddivisione, è a insindacabile giudizio della Giuria, che può provvedere a tutti gli spostamenti che ritenga opportuni. Per poter essere ammessa a concorrere nella categoria di “miglior storia breve” o di “miglior storia lunga”, l’opera a fumetti deve essere stata pubblicata (in prima edizione), o aver visto terminata la propria serializzazione, nel periodo compreso fra ottobre 2002 e settembre 2003.

Si intende per fumetto seriale un fumetto che abbia una delle seguenti caratteristiche:
1. che sia composto da episodi autoconclusivi (si escludono da questa definizione la vignetta, la striscia e la tavola autoconclusiva). I singoli episodi mantengono il diritto a concorrere nella categoria “storia breve”.
2. che, pur all’interno di una continuity apparente, presenti tuttavia una struttura aperta e, all’atto pratico, potenzialmente infinita.
3. che, pur se presumibilmente dotato di struttura narrativa chiusa, sia tuttavia così lungo da rendere opportuno e significativo il giudizio su un work in progress. Le storie di questo ultimo tipo mantengono il diritto a concorrere nella categoria “storia lunga”, ma solo ad avvenuta conclusione.

I riconoscimenti al miglior disegnatore e sceneggiatore in attività si intendono slegati da un giudizio su una singola storia, e vanno a premiare il contributo complessivo svolto dall’autore durante il periodo di riferimento ai fini dell’assegnazione del premio. Ugualmente chiari nella loro formulazione sono il premio alla carriera e la menzione ad un’iniziativa editoriale meritoria.

In virtù delle considerazioni espresse, le categorie individuate sono le seguenti:

- Miglior storia breve (italiana o straniera, purché pubblicata in Italia)
- Miglior storia lunga (italiana o straniera, purché pubblicata in Italia)
- Miglior fumetto seriale (italiano o straniero, purché pubblicato in Italia)
- Miglior disegnatore (italiano o straniero, anche non pubblicato in Italia)
- Miglior sceneggiatore (italiano o straniero, anche non pubblicato in Italia)
- Gran Guinigi alla carriera
- Menzione speciale a un’iniziativa editoriale particolarmente meritoria

Le opere in concorso saranno solo quelle che ci verranno segnalate dagli editori e/o, in subordine, dagli autori stessi. La partecipazione è vincolata all’invio di una copia della storia nella sua interezza. Nel caso si proponga un’opera per la categoria “fumetto seriale”, dovrà essere inviato materiale sufficiente ad essere rappresentativo dell’anno di pubblicazione in corso. Le opere pervenute verranno vagliate dal comitato di selezione, composto dagli elementi dello staff culturale di Lucca Comics & Games, che si riserva il diritto di cambiare la collocazione di un opera in concorso, fatta salva l’ultima parola che spetta insindacabilmente alla Giuria.
La Giuria sarà così composta: un Presidente e due membri esterni, designati fra autori, studiosi, esponenti a vario titolo del mondo della cultura etc., e due membri provenienti dallo staff culturale di Lucca Comics & Games.

Queste Linee Guida costituiscono la direzione lungo la quale Lucca Comics & Games ha deciso di muoversi per rilanciare e caratterizzare i propri riconoscimenti. Un regolamento vero e proprio, che parta da queste Linee Guida ma che non necessariamente le rispetti in tutto e per tutto, sarà elaborato a partire dal prossimo anno, in base ai risultati e all’esperienza maturata nel corso dell’edizione 2003.



 

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