Totò Sapore
Napoli,
1700. Ogni giorno i napoletani attendono
con impazienza l’arrivo di Totò Sapore,
l’allegro cantastorie che con voce
e chitarra racconta pranzi pantagruelici,
che non saziano ma scaldano il cuore regalando un po’
di buon umore.
Il
giovane cantastorie ha un sogno:
diventare un grande cuoco. La sua vita però
sembra non riservargli sorprese fino al giorno in cui incontra
Pulcinella e riceve in eredità quattro
vecchie pentole annerite.
Dotate del magico potere
di trasformare qualsiasi ingrediente in cibo squisito,
le vecchie pentole sembrano esaudire il sogno di Totò
che diventa chef del re di Napoli.
A corte Totò con l’aiuto di
Pulcinella riesce a sfuggire ai tranelli
del suo rivale, il cuoco francese Mestolon
e si innamora della dolce e bella Confiance.
Ma
il vero nemico di Totò è la
terribile Strega Vesuvia, padrona delle forze
del male, nonché delle pentole
magiche. La strega, a causa di un sortilegio,
non può uscire dal Vesuvio senza venire
pietrificata e per questo motivo odia i napoletani
che vivono liberamente all’aria aperta.
Più di tutti detesta Totò Sapore
e la sua contagiosa allegria.
Quando tutto sembra perduto e Napoli assediata
da un esercito nemico, Totò Sapore
riesce con fantasia e coraggio a salvare
la sua città e a ritrovare Confiance
grazie a una brillante e saporita invenzione: la pizza.
TOTO' SAPORE
Soggetto Roberto Piumini e Umberto Marino
Sceneggiatura Umberto Marino
Ambientazioni Marcos Matheu Mestre
Musiche Originali Edoardo e Eugenio Bennato
Produttore Esecutivo Maria Fares
Regia Maurizio Forestieri
Il personaggio di Pulcinella è di Lele
Luzzati
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